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Il ladro di ciucci

Il ladro di ciucci

 

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I miei figli non hanno mai preso il ciuccio e io non mi sono mai impegnata nell’impresa di far sì che si affezionassero a questo piccolo oggetto: salvezza per alcune, male da combattere per altre. La più grande lo avrà preso sì e no quattro volte nelle notti insonni della dentizione o del mal d’orecchie  la gnoma numero due ha sempre preferito il seno. Netta la preferenza per il seno anche da parte del piccolo selvaggio che, oltre a non aver mai voluto socializzare con le tettarelle plasticose, ha sviluppato una precoce avversione anche per i ciucci altrui con conseguenti figuracce.

È sempre stato un tipino vispo il selvaggio! Ancora vacillava incerto sulle sue gambette che già cercava di impadronirsi dei ciucci degli altri bambini e scaraventarli a terra. Il motivo di quell’odio verso il ciuccio non l’ho mai capito. Ho tentato in mille modi di spiegargli che i ciucci altrui dovevano restare nelle altrui bocche, ma lui niente: sembrava possedere un istinto speciale per avvistare e levare i ciucci prima che fosse possibile fermarlo. Eh sì perché fintanto che sgambettava incerto prevenire il furto era un gioco da ragazzi ma quando ha iniziato a capire meglio il suo essere bipede la faccenda si è complicata e non poco.

” Lascia stare il ciuccio del bimbo” lo ammonivo ogni volta che vedevo un pargolo ciucciomunito nel raggio di 30 metri. “No tocco io” rispondeva lui. Ovviamente bastava distrarsi il tempo di prendere dalla borsa un fazzolettino per pulire la moccola d’ordinanza che il crimine era commesso. “Piange bimbo mamma” diceva a quel punto. “Ma no? Dai! Davvero? Chissà perchè…” avrei voluto rispondergli, invece dovevo scusarmi per non essere riuscita a fermare in tempo la sua manina paffutella e spiegare alla mamma ( o peggio alla nonna) del malcapitato che mio figlio aveva un inspiegabile idiosincrasia per i ciucci. Giuro che a volte ho pensato di comprare una scorta di salviette disinfetta ciuccio da offrire come risarcimento alle mamme dei derubati.

La situazione, potete immaginare, era a dir poco imbarazzante e ad aggravarla ci si è messa pure qualche mamma che vedeva in lui un ottima occasione per far abbandonare il ciuccio al proprio pargoletto. “Bravo, prendiglielo che ormai è grande e non gli serve più” lo ha lodato qualcuna. E lui baldanzoso esibiva il maltolto come un trofeo. “Su dai restituisci il ciuccio al bimbo” gli dicevo con evidente e palpabile imbarazzo. Sono stata tentata di spiegare alla mamma in questione che forse quello non era il sistema migliore per convincere il figliolo a mollare il ciuccio ma mi sono sempre trattenuta, consapevole che io nei suoi panni sarei stata capace di fare di peggio.

La fase dell’appropriazione indebita di ciucci fortunatamente è passata. Nei posti che eravamo soliti frequentare c’erano bambini che quando lo vedevano stringevano il succhiotto con le mani e con i denti e facevano dietrofront. “No gioca co me bimbo!” diceva lui. “Ma va?!” rispondevo io.

Prima di abbandonare la sua insana abitudine, il selvaggio ha attraversato una fase, se possibile, ancora più imbarazzante: toglieva il ciuccio al malcapitato, imitava Maggie Simpson ( ovviamente senza sapere di farlo) e lo restituiva al coetaneo di turno. Questi lo riprendeva   e felice ricominciava a succhiarlo come se nulla fosse accaduto. Il tutto sotto gli occhi schifati dell’adulto di riferimento che a quel punto ignorava il mio prostrarmi in ogni genere di scuse.  I più sportivi provavano a ridurre la tensione con un “chissà che schifezze fanno al nido”. La cosa però si rifletteva negativamente sulla mia autostima perché, pur apprezzando il tentativo di prenderla con filosofia, pensavo che qualsiasi educatrice di nido, anche quella alle prime armi, avrebbe saputo evitare episodi di quel tipo.

Il selvaggio non ruba più i ciucci agli altri bambini ma sa benissimo come far inviperire sua sorella: si impadronisce del ciuccio della sua bambola preferita, lo mette in bocca e poi insegue sorella e bambola con la refurtiva bavosa tra le mani. Avrà dei figli amanti del ciuccio. Lo so!

foto: http://www.pixnio.com/it/oggetti/bambino-ciuccio

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