Bologna, Brigate Poetiche in azione
Avete trovato una poesia scritta a mano nella maniglia del portone, nella buchetta delle lettere o nel portapacchi della bicicletta? Bene! Siete finiti nel raggio d’azione delle brigate poetiche. Eh si, da qualche giorno a Bologna s’aggirano brigate poetiche che spargono poesie di casa in casa, di rastrelliera in rastrelliera, di cruscotto in cruscotto. Pare ce ne sia più di una in ogni quartiere, ciascuna formata da giovani studenti e dai loro insegnati con la complicità di bibliotecari e bibliotecarie.
Le brigate d’azione poetica, questo il loro nome completo, sono nate da un’idea della poeta Chiara Carminati. Sono impegnate a disseminare clandestinamente poesie e filastrocche, trascritte rigorosamente mano. Tra le classi chiamate a raccolta dalla Biblioteca Tassinari-Clò del quartiere Porto-Saragozza c’è la 2E delle scuole medie Guinizelli. Guidati dalla loro insegnate di lettere, Emanuela Garimberti, sabato mattina i ragazzi e le ragazze, sono usciti dalla scuola per spargere poesia.
Le brigate d’azione poetica sono state promosse da Boom in occasione della Fiera del Libro per Ragazzi “L’invito a diventare una Brigata poetica ci è arrivato da Rita ed Erika della biblioteca Tassinari Clò. – spiega la prof”. Inizialmente i ragazzi e le ragazze hanno riflettuto in classe su “cos’è la poesia” e su “come e quando leggerla”. Poi hanno inventato i nomi di battaglia, infine sono passati all’azione.
Incursioni poetiche
“Ho portato due grandi sporte con tutti i libri di poesia che avevo in casa. I ragazzi hanno avuto un paio d’ore per leggere, spulciare, confrontarsi. – racconta ancora l’insegnante – Ognuno poi ha trascritto a mano le poesie che li avevano colpiti.”
Terminata questa operazione è iniziata l’incursione poetica . “Siamo andati in giro, cercando i luoghi adatti dove le poesie potevano non andare perdute ma allo stesso tempo stupire, fare boom! Buche delle lettere, cruscotti, serrande, nel messale sui banchi di San Francesco, busta sospesa al bar per il primo avventore” racconta Emanuela, lasciando trasparire l’entusiasmo con cui la sua classe ha vissuto questa esperienza.
I messaggi poetici della 2E hanno una particolarità: sono accompagnati da un bugiardino, proprio come quello delle medicine. “l messaggio è che la poesia è di tutti ed è un gesto gratuito e diffuso. Ora speriamo nel contagio… ” conclude la prof a nome di tutta la 2E.
“Le brigate e d’azione poetica – si legge sul sito dedicato all’iniziativa -vogliono inventare modi sempre nuovi per diffondere le poesie, facendole uscire dai libri e trovando per loro nuovi lettori”. Per diventare diffusori clandestini di paesi non è necessario essere giovani e frequentare una scuola della città: l’iniziativa, infatti, è aperta a tutti.
Le uniche regole da rispettare per mettere in atto un’incursione sono due: trascrivere le poesie a mano e restare assolutamente anonimi. Chi riceverà la poesia dovrà conoscere l’autore dei versi ma non quello della mano che l’ha copiata.
Tutte le foto di questo post sono state “rubate” alla prof.ssa Emanuela Garimberti.
Bellissima iniziativa che formerà le nuove generazioni di poeti. Grazie per averla condivisa VeniceFineArt
E’ un’iniziativa a dir poco stupenda! Mi piacerebbe tanto che si diffondesse un po’ ovunque perchè c’è sempre bisogno di poesia.
No ma che iniziativa meravigliosa!!! Sono della provincia di Bologna, chissà magari andando in centro trovo ancora qualcosa! La poesia è bellezza e la bellezza salva la vita! Grande insegnamento anche per i ragazzi!
Che meraviglia, è un’iniziativa splendida 😍😍. Dev’essere bellissimo ricevere una poesia, un gesto inaspettato che cambia in meglio la giornata 😊