#lascuolaascuola, un comitato per la riapertura sicura
L’hashtag #lascuolaascuola è anche il nome del neonato comitato, formato da genitori, educatori e docenti, per chiedere alle istituzioni di mettere al centro la riapertura di scuole e servizi educativi.
“Occorre investire sulla scuola programmando un piano a lungo termine, che consenta lo svolgimento dell’attività educativa in condizioni di sicurezza” scrivono. La ministra Azzolina, proseguono, non ha ancora presentato un piano per la riapertura ma “una progettualità educativa precisa e dettagliata è assolutamente urgente: la didattica a distanza, importante per affrontare provvisoriamente l’emergenza, resta uno strumento del tutto inadeguato per rispondere ai bisogni educativi di bambini e adolescenti.”
I firmatari del neonato comitato mettono nero su bianco i motivi delle loro richieste: gli effetti psicologici dell’isolamento, specie quellli più fragili, la difficoltà di coniugare telelavoro e accudimento dei figli piccoli, i limiti della didattica a distanza specie per gli alunni con disabilità.
I firmatari esprimono una netta contrarietà per la didattica a distanza alla riapertura delle scuole e si mostrano perplessi anche verso una riapertura parziale delle scuole a settembre. Questa, infatti, viene giudicata lesiva del diritto all’istruzione e all’educazione e contribuirebbe ad accrescere il divario sociale e di genere.
“Per far fronte alle sfide di oggi, occorre investire sulla scuola programmando un piano a medio-lungo termine, che preveda la possibilità di creare classi meno numerose e ambienti adeguati allo svolgimento dell’attività educativa in condizioni di sicurezza” scrivono nell’ultimo punto del loro manifesto. Tra le soluzioni possibili inseriscono anche gli spazi verdi e considerano i centri estivi un utile laboratorio per la sperimentazione di possibili alternative per garantire un ritorno in classe sicuro.
Intanto, sembrano arrivare le prime risposte alle domande di chi chiede una maggiore attenzione alla scuola e ai servizi educativi. “Le scuole per ora non possono riaprire – ha spiegato il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini . Contemporanemente però ha mostrato caute aperture verso i centri estivi”.