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Le (sue) vdc

Le (sue) vdc

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Ti ho accompagnata in aeroporto: eri un po’ triste di lasciare il mare ma avevi gli occhi pieni di curiosità per l’avventura alle porte. Ti ho aiutata a fare lo zaino per telefono, tu e papà avete messo dentro tutto: le magliette, i pantaloncini, il fazzolettone da gioco, il costume da cinese preparato con la nonna e il cappellino fatto insieme, nonostante con squadrette e compasso io sia sempre stata eufemisticamente imbranata.

La mattina dopo, poco prima della partenza, papà mi ha mandato la tua foto: manto perfetto e zaino in spalla, pronta per una nuova meravigliosa avventura: le tue seconde vacanze di cerchio.

In questi sei giorni ho aspettato con un pizzico di emozione le foto e i resoconti delle vostre giornate che i tuoi capi ci hanno fatto premurosamente avere attraverso un papà che di vacanze di branco e di cerchio ne deve aver vissute tante. Certe cose si capiscono dai dettagli. Ho guardato quelle foto e letto quei racconti e se un pizzico di nostalgia c’è stato non era per te, alle prese con un’esperienza sicuramente ricca, ma per quello che stavi vivendo e che è stato un po’ mio. Si tratta di quella nostalgia carica di gratitudine per ogni vdb, per ogni campo estivo, route, uscita che ho avuto la fortuna di vivere da lupetta, da guida, da scolta e da capo. Non è stato difficile immaginare il tuo, i vostri visi, durante i giochi, i fuochi.

Dentro lo zaino che hai preparato con papà ci sono tante esperienze, gioie e fatiche. In quello zaino c’è avventura, strada e servizio. Anche se mi è stato regalato solo dopo, sono sicura che da qualche parte ci siano anche i giochi e le cacce, diverse eppure uguali, a quelle che stai vivendo tu. E per questo non posso che essere grata alle coccinelle anziane e ai vecchi lupi che si “giocano” una settimana di vacanze ( molti di più in realtà) per giocare con voi.

Tu forse non lo sai, ma durante le tue vdc, c’è stato un compleanno, uno di quelli importanti che meritano un posto sulle pagine nazionali: il 1 agosto di 110 anni fa, iniziava a Brownsea, il primo campo scout organizzato da BP. Chissà quanti ne sono stati fatti da allora in giro per il mondo!

Ma torniamo a noi: tra qualche ora papà, un po’ preoccupato per il dinosauro lesso, ti riporterà a casa. E io non vedo l’ora di sapere cosa ci sarà nel tuo zaino. Toglierai le cose sporche e il vestito da cinese, il sacco a pelo e il quaderno di volo, ma per quanto farete attenzione neppure la pignoleria del papà riuscirà a svuotare del tutto quello zaino. Ci saranno cose invisibili che continuerai a portare con te e che senza appesantirlo voleranno invisibili in ogni nuovo zaino. E stanne certa, alcune continueranno a saltare fuori nel grande gioco della vita. A volte quando meno te lo aspetti!

Il volo continua. Buon volo sorellina!

Foto “rubata” al BO1

 

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