Aspettando le Vdbc (20 anni dopo o giù di lì)
Lui, il maritozzo, si è svegliato all’alba (iperbole) per cucire i distintivi sulla nuova camicia dell’uniforme scout. Lei (di seguito io) è in treno con la figlia numero 2 che non vede l’ora di partire per le sue ultime vdbc (vacanze di branco/cerchio ndr).
Io, invece, sono in balia dell’ansia. Eh, già perché in quanto aiuto capo branco, quest’anno le vdbc tocccano anche a me.
Lo sapevo, lo sapevo dall’inizio, da quando ho scelto/accettato di fare di nuovo servizio. A dirla tutta, ho sperato per anni, di poter “ricominciare” almeno per un po’. Ma l’ansia, parafrasando una vecchia pubblicità natalizia, quando arriva, arriva.
Mentre il treno corre (in ritardo, ma corre) verso Bologna, il criceto del cervello gira nella sua ruota che sembra Valentino Rossi in pista.
E parla, il criceto del cervello. Ripete senza sosta che sono passati circa 20 anni dalle mie ultime vdbc. Ho provato a spiegargli (al criceto) che lo so,ma lui teme che me ne scordi.
E così, aizzate dal criceto, sana incoscienza e consapevolezza litigano. Litigano senza esclusione di colpi. “Sarà un’avventura e se il buon Dio vuole neppure l’ultima” sussurra sana incoscienza. “ L’ansia sia con te!” ripete in tono solenne consapevolezza.
Sana incoscienza vorrebbe rispondere “ andrà tutto bene” ma sa di essere sana incoscienza e non signorina ingenuità. Mentre tace, consapevolezza lancia un affondo da lasciare di stucco pure Montano e la Vezzali: “ la signorina spm è nei paraggi, gli attacchi d’ansia arrivano quando meno te lo aspetti e sta’ qua non è mai stata senza il selvaggio per più di due giorni ”
Sana incoscienza è in difficoltà, rischia il ko. Poi si tira su, si consulta con signora Speranza, con mr Buonsenso e pure con il folletto del cuore. Non è dato sapere cosa si siano detti ma il criceto del cervello per un attimo rallenta.
E io penso allo zaino da preparare. Al costume che ho preparato. Ai capi con cui condividerò quest’esperienza e ai bambini che aspettano l’avventura alle porte.
Sana incoscienza e consapevolezza, sono in pausa aperitivo. Incrocio le dita e spero che ne scaturisca una tregua o addirittura un trattato di pace.
Siccome non so farmi i fatti miei, le ascolto mentre parlano. I toni sono più pacati, il discorso vira al filosofico. “ C’è un’età per tutto“ afferma consapevolezza. “ C’è un tempo per tutto, che è un po’ diverso” replica sana incoscienza.
“Gnomo delle 40+, per favore, porta un altro Spritz a quelle due e uno pure al criceto”
Anche a me capita spesso di avere molta ansia dinanzi ad eventi inaspettati e faccio fatica a controllarla adeguatamente.Mi fanno rabbia quelli che sorridono prendendo tutto sotto gamba.
Forza e coraggio. Una volta che inizi tutte le ansie saranno dimenticate
ahah! Credo che sia sempre giusto buttarsi. E’ molto peggio rimpiangere di non averlo fatto. L’ansia passa e lascia il posto alla soddisfazione. Un abbraccio.