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Le cascate del Dardagna

Le cascate del Dardagna

Il rumore dell’acqua accompagna il tragitto verso le cascate del Dardagna, una piccola meraviglia incastonata nell’Appennino bolognese. Le cascate scorrono a valle del Corno alle Scale e si possono raggiungere con una passeggiata adatta a grandi e piccoli.

Le Cascate del Dardagna

Il tratto che collega la chiesa di Santa Maria dell’Acero, punto di partenza dell’escursione, al primo salto delle cascate è interamente in piano, quasi completamente coperto dall’ombra dei boschi. Per raggiungere gli altri salti, invece, bisogna percorrere un sentiero incantevole. I tratti in salita non sono ripidi e offrono degli scorci fiabeschi sul torrente e le cascate sottostanti.

Il sentiero delle sette cascate, questo il suo nome, prosegue fino al Cavone. Noi, in questa nostra prima visita alle cascate, non abbiamo percorso questo secondo tratto del sentiero, considerato di media difficoltà.

Il torrente e le cascate

Il torrente Dardagna nasce dalle conche del Cavone e scorre dal Corno alle Scale fino a valle tra piante acquatiche, noci, salici e aceri montani. La prima cascata, quella che si raggiunge camminando interamente in piano, è alta 15 metri e la si può ammirare in tutta la sua magnificenza anche dal ponticello in legno che unisce le due rive del Rio Cavo.

Il sentiero Cai 331 parte alle spalle della chiesa e si immerge immediatamente nel verde. Lo scrosciare dell’acqua si avverte quasi subito e basta meno di mezz’ora per trovarsi di fronte alle cascate, elemento naturale capace di stupire chiunque con il suo fascino.

Il sentiero 333 prosegue fino al Cavone ma anche percorrendone solo un tratto si può godere della vista di almeno altri due salti. Il sentiero si snoda tra i faggi e i dislivelli sono addolciti da scale e corrimano. Ci sarebbe piaciuto proseguire fino al laghetto del Cavone ma abbiamo desistito un po’ per pigrizia, un po’ per evitare di dover tornare indietro percorrendo a ritroso la provinciale.

Le cascate si trovano all’interno del Parco Regionale del Corno alle Scale. Pare che il sentiero assuma un particolare fascino in autunno, quando foglie variopinte si riversano a terra, trasformando il panorama.

Il percorso è abbastanza semplice ma meglio percorrerlo con scarpe o scarponcini da trekking.

Il Santuario di Madonna dell’acero

Il Santuario di Madonna dell’acero di Lizzano in Belvedere risale al 1200. Prende il suo nome da un acero che, si narra, offrì riparo a due pastorelli durante un’inaspettata e inconsueta a bufera di neve estiva. Ai due, protetti dalle fronde dell’albero, apparve la Madonna.

Il Santuario di Santa Maria dell'Acero

L’apparizione viene celebrata il 5 agosto. ll santuario montano sorge nel luogo di quello originario, edificato a protezione dell’acero, e colpisce per il suo stile semplice ma suggestivo. I resti della struttura originaria, nata dalla devozione popolare, sono conservati nei pressi dell’altare maggiore.

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