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Cagliari, il presepe di Sant’Ignazio

Cagliari, il presepe di Sant’Ignazio

Se questo fosse stato un anno normale ,sarebbe stato uno degli anni del Natale in Sardegna. E in uno di questi giorni ci saremmo lasciati meravigliare dal presepe di Sant’Ignazio.

Come ogni anno avremmo varcato la soglia del cortile del convento e raggiunto la saletta del presepe. Qui il selvaggio si sarebbe fatto strada, insieme agli altri bambini, per raggiungere la prima fila e noi avremmo cercato di sbirciare da dietro le teste prima di guadagnare un posto davanti a questa suggestiva rappresentazione della natività.

Ogni anno, infatti, nella saletta cala il buio e una voce registrata inizia a narrare di come san Francesco volle rappresentare la nascita di Gesù. Appena le stelle iniziano a illuminare il cielo notturno, la voce racconta quel che accadde a Betlemme. Nella notte il vento soffia forte e agita il mare. Piano piano, il sole sorge e la scena si anima di suoni e colori: tra le casette e nelle strade vengono svolti lavori domestici ormai dimenticati. I pastori volgono lo sguardo a Maria e Giuseppe che contemplano il bambinello appena venuto al mondo. I Magi arrivano a portare i loro doni.

Dettaglio del presepe di Sant.Ignazio. Cagliari.2018
Dettaglio del presepe di Sant.Ignazio. Cagliari.2018

Il presepe viene allestito in una saletta del convento adiacente alla chiesa di Sant’Antonio da Padova che ormai da anni è per tutti “Sant’Ignazio”, visto che qui nel ‘700 visse e morì Fra Ignazio da Laconi, religioso francescano proclamato santo nel 1951 e molto venerato in città.

Questa rappresentazione della natività venne realizzata per la prima volta nel 1948 e da allora fino al 2016, anno della sua morte, avvenuta a pochi giorni dall’inaugurazione del presepe, è stata curata da Fra Lorenzo Pinna.

Si racconta che il frate passasse intere notti a realizzare i meccanismi del suo presepe e che una notte ricevette una visita di fra Nicola da Gesturi. Era il 1956 e il questuante dopo aver guardato in silenzio il presepe in costruzione, intonò il Tu Scendi dalle Stelle, lasciando che le lacrime gli rigassero il volto. Per fra Lorenzo fu una specie di benedizione al suo lavoro da parte di di quel confratello, molto amato dai suoi concittadini, e dichiarato beato nel 1999.

Il presepe di Sant’Ignazio, solitamente resta aperto da Natale a fine gennaio, e ogni giorno la voce registrata di fra Lorenzo ripete per 200 volte la storia della nascita del Salvatore.

Nelle cantine del convento, a pochi passi dalla sala del presepe, è custodita una collezione di presepi tradizionali. Dopo averli ammirati è difficile, però, non fermarsi, ancora una volta, davanti al presepe di Sant’Ignazio.

Emergenze permettendo, il prossimo Natale che trascorreremo in Sardegna, ci sarà sicuramente il tempo per farsi conquistare, e perchè no, commuovere da questo presepe e dalla storia che racconta.

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