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L’ultimo giorno di scuola

L’ultimo giorno di scuola

E così, anche quest’anno, è arrivato l’ultimo giorno di scuola. Non un ultimo giorno qualsiasi, ma l’ultimo di un ciclo. E mai avrei pensato che la scuola elementare potesse concludersi impastando piadine a distanza.

Si, perchè mia figlia ha incontrato maestre e compagni in cucina, anche se ognuno, come è facile intuire, si trovava ai fornelli di casa sua. E mentre latte farina, sale e bicarbonato venivano amalgamati nelle ciotole, il web faceva da tramite alle chiacchiere di chi per cinque anni ha fatto tante cose insieme. Armati di mattarello, i quasi adolescenti hanno steso le piadine sul tagliere e appreso il significato del termine “burazzo”. Il tutto sotto l’occhio vigile delle maestre che impartivano istruzioni su come impastare di polso e far scorrere il mattarello.

Ultimo giorno di scuola, la fanciulla impasta la paidina
Piadina dell’ultimo giorno di scuola

Non è stato un ultimo giorno tradizionale e probabilmente neppure quello che i bambini avrebbero voluto. Ma non è stato male. In fin dei conti se sono riusciti a mettere le mani in pasta a distanza è perchè lo hanno fatto tante volte, metaforicamente e non, nelle lunghe ore trascorse a scuola, prima che il Coronavirus stravolgesse abitudini e routine.

E. non so come sia possibile, la complicità di un gruppo affiatato è passata anche attraverso la piattaforma digitale che a causa dell’emergenza sanitaria ha portato un po’ di scuola a casa. C’erano i battibecchi tra compagni, gli incoraggiamenti della maestra storica, le richieste di chiarimento di chi non riusciva a far diventare tonda la sua piada, i suggerimenti della maestra “nuova” che in pochi mesi ha concquistato fiducia e cuori dei decenni. Grazie anche alla disinvoltura digitale con cui ha reinvantato attività didattiche e ludiche.

Ultimo giorno di scuola. Imparare a fare le piadine con la dad.
Piadine e didattica a distanza

Stavolta le distanze sembravano davvero più corte, probabilmente molto più corte rispetto al giorno della non gita. C’era qualcosa di rituale in questa ultima videolezione in cucina, se non altro perchè ogni quadrimestre si è sempre concluso con qualche marmellata, classica o alternativa, preparata nella cucina della scuola. Quella scuola in cui, forse, il prossimo anno qualcuno tornerà con una scusa per dare una sbirciatina. Quella scuola su cui cadrà l’occhio ogni volta che si prenderà il sentiero che dal parco porta fino al cancello d’ingresso.

Ultimo giorno di scuola, cottura delle piadine
Ultimo giorno di scuola. La cotura delle piadine…e la dad

Vigilare sulla cottura delle piadine è stato un ottimo pretesto per non commuovermi nel pensare che davanti a quella padella stava terminando un ciclo. E la cappa, aspirava un altro pezzo di fanciullezza, per lasciar posto all’estate prima delle medie.

Forse si sarebbe potuto trovare un altro modo per salutarsi. Eppure devo ammettere che questo saluto informale ha regalato un tocco di leggerezza, interrompendo per un attimo il flusso delle preoccupazioni sul futuro.

Il magone però è arrivato lo stesso. Trasportato dalla chat di classe, ha strappato una lacrima che non ne voleva sapere di non fare la sua comparsa. Ha farla fuoriscire dai dotti lacrimali e pure dal cuore è stato il video di saluto realizzato dagli insegnanti di quinta, una sequenza di bambini che acchiappavano e rilanciavano una palla. Il passamano, realizzato con palloni da calcio e da rugby, palle da ritmica e palline da tennis è passato attraverso cortili, salotti, balconi e camerette.

A recuperare l’ultima palla saranno i bambini che il prossimo anno andranno in prima. E come chi ha lanciato la palla, inizieranno un nuovo ciclo, una nuova avventura. Con l’augurio e la speranza che inizi in classe o in giardino, senza barriere di plexiglass e lontano dagli schermi.

5 pensieri su “L’ultimo giorno di scuola

  1. La trovo una cosa bella e originale, aver passato in questo modo l’ultimo giorno di scuola, complimenti a chi ha avuto l’idea!
    Mia figlia fa la seconda superiore e devo dire che questi ragazzi hanno imparato a fare tante cose insieme davanti a un pc, senza perdersi d’animo. Per l’ultimo giorno di scuola, una professoressa ha proposto di fare un power point con foto e didascalie sulla scuola prima e dopo il coronavirus e ne è uscito un ricordo bellissimo e spiritoso, mentre un’altra ha proposto di fare colazione tutti insieme, ovviamente durante la videolezione. Se c’è qualcosa di buono che ci ha lasciato questo periodo credo che sia la creatività!

    1. Si, anche secondo me la creatività, l’inventare e anche il riderci un po’ su sono state delle cose positive. La didattica a distanza non potrà sostituire la scuola in presenza ma credo davvero che anche nel “brutto di quest’anno” ci siano delle esperienze da ricordare, allegre e piacevoli. Grazie!

  2. Credo che l’ultimo giorno di scuola sia stato particolare per tutti, ma immagino ancora di più per chi finiva un ciclo come tua figlia. Non è mai facile passare a un grado superiore e in questi condizioni lo sarà ancora di meno.
    Bravi tutti questi insegnanti che si sono ingegnati per stare comunque vicino ai loro alunni. Il nostro maestri di terza elementare, l’ultimo giorno ha passato ben 6 ore in un parco dove, chi prima chi dopo, sono passati tutti i bimbi per salutarlo. Non ti dico l’emozione per i piccoli gruppetti di compagni che si sono creati!

  3. Ho sentito tante opinioni diverse su questo nuovo modo di “andare a scuola” che il coronavirus ha imposto. Senza dubbio, è stato istruttivo sotto tanti punti di vista. E questo ultimo giorno a fare le piadine insieme virtualmente mi sembra bellissimo

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