Un palloncino pieno di …
Il sole era timido ieri su Castel San Pietro, faceva appena capolino quando i nostri palloncini hanno preso il volo dal Giardino degli Angeli. Il giorno dopo è sempre un giorno un po’ strano, forse perché gli occhi sono ancora pieni di quei palloncini rosa e celesti e di tutte quelle farfalline che ancora una volta hanno preso il volo.
Felice di esserci stata per il terzo anno consecutivo e un po’ pentita di essermi persa gli eventi di venerdì e sabato, continuo a chiedermi cosa ci sia dentro ognuno di quei palloncini tenuti stretti tra le mani, mani di mamme e di papà, di fratelli e sorelle, e poi lasciati andare e seguiti con lo sguardo fin dove lo sguardo può arrivare. Forse la risposta non è uguale per tutti, ma io credo di iniziare a capire cosa ci sia dentro al palloncino di Lucrezia.
Dentro al palloncino c’è l’amore che le avrei donato quaggiù, c’è il desiderio ostinato di ricordarla, la certezza che lei c’è stata e ci sarà. Dentro al palloncino c’è la consapevolezza che qualcosa si può fare sempre: per i bambini nati con gli occhi chiusi e per i loro genitori. Dentro al palloncino ci sono gli “ora ne hai un altro” e i “sei giovane ne farai un altro”, frasi dette forse più per imbarazzo o paura che per “cattiveria”. Dentro al palloncino c’è la voglia di contribuire nel mio piccolissimo ad abbattere i luoghi comuni duri a morire. Dentro al palloncino ci sono sentimenti contrastanti. Dentro al palloncino c’è la strada fatta e quella ancora da percorrere, ci sono i sorrisi e gli abbracci su quel prato, le confidenze e il sostegno che hanno viaggiato sulle pagine di CiaoLapo. Dentro al palloncino c’è la gratitudine per chi, a partire da chi ha creato CiaoLapo, si impegna affinché cresca la consapevolezza e migliori l’assistenza alle mamme e ai papà che precipitano nel baratro passando dalla gioia dell’attesa al dolore più grande. Dentro al palloncino ci sono gli amici di sempre, quelli che non hanno avuto paura del mio dolore e hanno accolto le mie lacrime come lacrime d’amore. Dentro al palloncino c’è la vita che ha ripreso a scorrere nonostante o forse proprio grazie a quelle lacrime lasciate libere di sgorgare. Dentro al palloncino c’è un viaggio quotidiano tra il cielo e la terra, tra l’infinito e il cuore. Dentro al palloncino ci sei tu anima candida che mi tieni per mano.