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Andremo al parco

Andremo al parco

Il selvaggio ha interrotto il conto alla rovescia, ha capito che per quest’anno non potrà tornare a scuola. Sentendoci parlare, però ne ha iniziato un altro: quello dei giorni che lo separano da un giro al parco. Da lunedì, infatti, i parchi e i giardini saranno aperti e noi abbiamo deciso di concederci una lunga passeggiata. Non so se il grande evento avverrà proprio lunedì, ma avverrà. Non so neppure se sarà una passegiata a due o se coinvolgerà una o entrambe le sorelle.

Sapiamo che le aree gioco saranno chiuse e che non si potrà “giocare” con gli altri bambini. Eppure, andremo lo stesso. E sarà bello percorrere la strada che ci separa dal parco. Quello più vicino a casa è veramente troppo piccolo, quindi opteremo per una zona verde più ampia e speriamo meno affollata.

In qualche modo sarà come fare una gita fuori porta per acchiappare un po’ di primavera: fuori ad attenderci ci sono alberi, fiori, una porzione di cielo più ampia di quella che possiamo osservare dal cortile.

Io e il selvaggio abbiamo anche fatto la prova generale. Ieri pomeriggio, abbiamo indossato le mascherine e ci siamo spinti fino al bidone della spazzatura, il secondo in ordine di distanza da casa nostra. Ad un certo punto abbiamo pure incrociato una coppia di sconosciuti. E con movimenti lenti abbiamo stabilito, senza infrangere il distanziamento, chi avesse la precedenza.

E se dovesse vedere un altro bambino? E se gli venisse un irresistibile desiderio di giocare con un suo coetaneo? Non lo farà. Perchè ancora non si può. Perchè bisogna essere prudenti. Ci riuscirà? Penso di sì. E se tutto ciò dovesse risultargli più faticoso che non continuare a stare a casa? Vedremo. Semplicemente vedremo. Fare ipotesi catastrofiche sembra inopportuno pure a me che in catastrofismi potrei ottenere una laurea ad honorem.

In queste settimane abbiamo fatto il possibile perchè potesse dire la sua. Esprimere emozioni e sentimenti. Fare domande. E sarà così anche dopo la, ormai tanto attesa, passeggiata al parco. Passeggiata che, confesso, spero serva a scaricare energia accumulata e lenire le piccole ma inevitabili tensioni di una convivenza domestica h24 a cui nessuno di noi era abituato.

Andremo al parco e potrà rivelarsi un’esperienza positiva anche se sarà diversa da molte delle nostre uscite precedenti. Oppure potrà trasformarsi in una delusione. Lo sapremo solo dopo. Intanto ci godiamo l’attesa di questa piccola novità.

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