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La Madonna di San Luca, Padre Marella e la storia

La Madonna di San Luca, Padre Marella e la storia

Capita, a volte, di trovarsi, quasi per caso, in mezzo alla storia. O meglio, a volte capita di ritrovarsi in mezzo a scene che sono destinate a rimanere impresse nella memoria della gente. Si tratta di immagini che coniugano vicende globali,la pandemia di Covid 19, con la vita delle comunità cittadine o almeno di una parte di esse. Credo sia successo ieri a Bologna, dove l’immagine della Madonna di San Luca è stata portata sul sagrato di San Petronio per la tradizionale benedizione alla città.

Quest’anno, però, l’immagine ha lasciato la cattedrale di San Pietro, dove è ospitata durante la settimana in cui “scende” dal Colle della Guardia, a bordo di un mezzo dei vigili del fuoco. In piazza ad attenderla non c’erano i fedeli ma soltanto il cardinale, alcuni sacerdoti, le autorità cittadine e i domenichini, i membri della confraternità che dal 1765 trasportano l’immagine della Madonna in città.

Dal 1740, anno di elezione al soglio pontificio del cardinale Lambertini, si dice che la benedizione del mercoledì raggiunga tutti i bolognesi ovunque si trovino. La benedizione del mercoledì è uno dei momenti più attesi della settimana, quella precedenta alla festa dell’Ascensione, in cui l’effige visita la città. Si tratta di una tradizione che risale al luglio del 1433, anno in cui l’immagine, che la leggenda vuole sia stata dipinta da San Luca, fu portata in città per chiedere la fine delle incessanti piogge che si stavano abbattendo sui raccolti.

La discesa e la permanenza in citta della di quest’anno sembrano destinate a rimanere nella storia, almeno per le insolite modalità con cui, nel rispetto delle norme di prevenzione del Coronavirus, si sono svolti i riti a cui i devoti bolognesi sono tanto affezionati.

Padre Marella beato il 4 ottobre

Ieri, però, in una piazza Maggiore deserta, è stato scritto anche un altro pezzettino della storia di Bologna, o almeno della chiesa bolognese. Il cardinale Matteo Zuppi, infatti, ha annunciato che il 4 ottobre Padre Marella sarà proclamato beato. Il nome, probabilmente dice poco o nulla ai non bolognesi o a chi ha scarsa dimestichezza con la città. Si tratta, invece, di un nome che chiunque viva, per un periodo più o meno lungo, sotto le due Torri impara presto. E non solo perchè l’Opera che porta il suo nome è meta del “pellegrinaggio laico” di studenti squattrinati in cerca di qualche mobile usato per le loro stanze.

All’angolo tra via Clavature e via degli Orefici, in pieno centro, quasi tutte le mattine ci si imbatte in un frate, Padre Gabriele, che, seduto su uno sgabello, raccoglie offerte per i poveri. Alle sue spalle si scorge un immagine di Olinto Marella. In quello stesso luogo anche il “padre dei poveri” tendeva il cappello per raccogliere le elemosine. Padre Marella morì nel 1969 ma ancora oggi è possibile incontrare qualche anziano bolognese che, con un po’ di emozione, parla di quest’uomo austero, che si dedicò ai poveri e alle periferie, dove fondò la sua città dei ragazzi. La notizia della beatificazione arriva dopo il riconoscimento del miracolo da parte della Congregazione per le cause dei santi.

Sicuramente chi lo ha conosciuto e chi è affezionato alla sua figura si sta chiedendo se il 4 ottobre la pandemia avrà fatto un passo indietro sufficiente a far sì che l’evento possa essere celebrato in una chiesa e in una piazza piena. Io, per quel che mi riguarda, spero di ritrovarmi in mezzo al pezzetto di storia che, in ogni caso, si scriverà quel giorno.

Il post in realtà sarebbe dovuto finire con la frase precedente, ma, a scanso di future dimenticanze, concludo con le due immagini che più mi hanno colpita ieri: il quadro sul camion dei pompieri seguito dai carabinieri col pennacchio e il sorriso di padre Gabriele col suo saio marrone vicino alla Madonna di San Luca abbracciata dai fiori colorati.

4 pensieri su “La Madonna di San Luca, Padre Marella e la storia

    1. A tratti si respirava un’atmosfera quasi surreale. La foto piace tantissimo anche a me, quel volto sorridente racconta davvero tanto.

  1. Anche per, bolognese doc, fa una certa impressione vedere l’immagine della Madonna senza processione. La città sta ripartendo lentamente, ma la voglia di vivercela è tanta!

    1. Devo ammettere che in queste sere mi sono trovata spesso a fare la turista sotto casa e a guardare le piazze semideserte. Però, piazza Maggiore mercoledì mi ha fatto davvero uno strano effetto.

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