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Bologna, scalata alla Torre degli Asinelli

Bologna, scalata alla Torre degli Asinelli

Salire sulla Torre degli Asinelli è una delle nostre attività preferite di inizio estate. Quasi ogni anno, infatti, in questo periodo affrontiamo i 498 gradini che portano alla terrazza della torre per guardare la città dall’alto. Con i suoi 97,20 metri d’altezza, infatti, la torre permette di godere di uno stupendo panorama. La vista dalla Torre non è più quella che colpi Gohete il 18 ottobre del 1876 ma è comunque uno spettacolo per cui vale la pena di macinare la stretta scalinata in legno appoggiata alle parteti interne della torre.

La torre si vede da quasi ogni angolo della citta ma, prima di salire, è sempre bello fermarsi in uno degli angoli tra questa e la vicina Garisenda per osservare meglio la pendenza della torre (1.3 gradi) e della sua vicina. Le due torri, simbolo della città, sono state a lungo unite da una passerella andata distrutta in un incendio.

La leggenda del tesoro degli Asinelli

La Torre degli Asinelli e la Garisenda, le due Torri di Bologna

Stando alla tradizione, la Torre degli Asinelli fu fatta costruire dal nobile Gherardo Asinelli e i lavori si protrassero dal 1109 al 1119. Una leggenda, però, collega la torre a un prezioso tesoro.

C’era una volta un contadino che trasportava sabbia e ghiaia con i suoi asinelli. Gli animali, un giorno, iniziarono a scalciare e scavare con le zampe finchè dal terreno non emerse un baule pieno d’oro. L’uomo non disse a nessuno del “tesoro degli asinelli” fino a quando suo figlio non si innamorò di una nobile fanciulla. Un’amore impossibile anche perchè il padre di lei si disse disposto a concederla in moglie al giovane solo se avesse costruito la torre più alta della città. A questo punto, il padre consegnò il tesoro al figlio e questi in 9 anni fece costruire una torre che superava in altezza tutte le altre.

A fronte di una leggenda così romantica la storia, però, narra di un edificio ad uso difensivo che nel corsi dei secoli fu usato anche come carcere.

La torre degli Asinelli: studenti e ascensori

Un’altra leggenda, più conosciuta e ancora in voga, sconsiglia agli studenti universitari di salire sulla torre prima della laurea, pena il non conseguimento del titolo o, a seconda delle versioni, una lunga permanenza fuori corso.

I 498 gradini della scala della torre degli Asinelli

“C’è l’ascensore?” mi ha chiesto una volta il selvaggio. No, ma l’idea di installarne uno è stata presentata e respinta più volte. La prima risale al 1888, anno in cui in occasione dell’esposizione emiliana era stata installata una teleferica che dai Giardini Margherita conduceva a San Michele in Bosco.

Cerchiamo le torri?

Dal terrazzo della torre, si gode, come ho già scritto, di un fantastico panorama che spazia dai tetti rossi ai colli. Riconoscere San Luca, San Pietro e San Petronio è facilissimo ma se si conosce un po’ la città ci si può diletare a individuare le altre chiese e edifici della città. Noi abbiamo individuato, tra gli altri: San Francesco, San Giacomo Maggiore e Santa Maria della Vita.

  • Bologna, vista dalla Torre degli Asinelli
  • Bologna, San Petronio dalla Torre degli Asinelli
  • Bologna, torri

Allo sguardo non possono sfuggire, inoltre, le altre torri rimaste in piedi. Delle tante torri medioevali, oggi ne sono rimaste 9, numero che sale a 28 se si considerano anche i torresotti, le case torre, il campanile dell’Arengo e quello di San Pietro.

Cannonate, scommesse e fulmini

La Torre è stata fin dalle sue origini uno dei simboli della città. Non stupisce dunque che, durante la seconda guerra mondiale, gli aviatori, scommettesero su chi l’avrebbe colpita e abbattuta per primo. Fortunatamente, la scommessa restò senza un vincitore.

Non si contano, invece, i fulmini che hanno centrato la torre facendo divampare più di un incendio. Nel 1727 venne posto a protezione un bassorilievo di San Michele Arcangelo ma le saette non ne tennero conto e continuarono a colpire la torre. Nel 1824 venne aggiunto un modeno parafulmine.

Nel 1513, inoltre, la torre di Piazza Ravegnana venne centrata da una palla di cannone sparata per celebrare l’elezione di Leone X al soglio pontificio.

Tagliatelle e rotazione terrestre

Sono salita sulla torre tante volte ma finora mi erano sfuggite due curiosità. Esiste, e non poteva essere altrimenti, un legame tra la Torre degli Asinelli e le tagliatelle. Secondo la ricetta depositata alla camera di commercio, la tagliatella cotta deve avere una larghezza di 8 millimetri, pari alla 12. 270 parte della torre.

La seconda curiosità riguarda, invece, la scienza. Nel 1790 lo scienziato Giovanni Battista Guglielmini salì sulla Torre degli Asinelli e dimostrò che la terra ruota su se stessa. La prova fu fornita lanciando dalla torre delle sfere di piombo e osservandone la caduta. Ci sono decine di siti che spiegano l’esperimento nel dettaglio, io mi limito a riportare che l’esperimento di Guglielmini precedette di oltre mezzo secolo quello di Foucalt.

La torre degli asinelli: informazioni utili

Torre degli Asinelli: mascherina e gel per sanificarsi le mani all'ingresso

Il biglietto per salire sulla torre costa 5 euro (ridotto 3 euro) e può essere acquistato online o presso l’infopoint BolognaWelcome di Piazza Maggiore. La prenotazione è obbligatoria. Le norme di contenimento del Coronavirus impongono di salire con la mascherina. All’ingresso è prevista la misurazione della temperatura e all’ingresso e all’interno della torre sono presenti colonnine per la sanificazione delle mani.

4 pensieri su “Bologna, scalata alla Torre degli Asinelli

  1. Pur avendo vissuto a Bologna per 11 anni, sono salita sulla torre solo un paio d’anni fa con i miei due bimbi. Complimenti a te che lo fai ogni anno! Conoscevo l’aneddoto della tagliatella perché l’anno scorso mio figlio ha dovuto fare una ricerca sulla cucina bolognese per la scuola e ci eravamo documentati molto. Non conoscevo invece la leggenda. Peccato per il mancato riscontro della storia!

  2. Da bolognese sono salita una volta sulla torre degli Asinelli, la vista da lassu’ è spettacolare e merita sicuramente tutti gli scalini per arrivarci!! Un giorno voglio portarci anche mia figlia..Comunque le due torri sono bellissime anche da sotto, io ne vado molto fiera!

  3. Sempre bello leggerti e vedere le foto. Meno male che ‘sono venuta con te sulla Torre’ perché soffrendo di vertigini probabilmente non ci potrò mai salire.

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