La notte delle lucciole, una magia fuoriporta
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Bologna in lontananza, le storie ascoltate mentre l’imbrunire lentamente cede il posto al buio, e infine loro: le lucciole. Anche quest’anno non siamo mancati all’appuntamento con la notte delle lucciole, un’occasione offerta dalla Fondazione Villa Ghigi per scoprire questo affascinante insetto. Con le loro luci intermittenti, le lucciole illuminano i cespugli, il bosco e i prati di Villa Ghigi, parco poco distante da Porta San Mamolo. Si tratta di un’ampia area verde in cui ci si può sentire immersi nella natura, osservando dall’alto la città.
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Per noi, ormai da diversi anni, la notte delle lucciole è diventato un appuntamento imperdibile, nonostante o forse proprio per la semplicità coinvolgente che lo anima. Voci narranti leggono ad alta voce storie di lucciole e bambini, favole di ieri e di oggi. Gli operatori della fondazione, invece, svelano qualche “segreto” e tante curiosità su questo piccolo insetto che nelle notti di giugno brilla in collina.
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Le storie e le lucciole
Quest’anno a dar voce alle letture itineranti è stato Filippo Plancher. I più piccoli ma anche gli adulti (sempre un po’ più indisciplinati, ndr) hanno ascoltato filastrocche e storie in cui il ruolo di protagonista o co-protagonista spettava alle lucciole. Piccoli e grandi si sono lasciati conquistare dalla storia della lucciola Nina che avrebbe voluto brillare come la luna o quella delle due sarte che grazie all’aiuto di questi piccoli abitanti del bosco confezionavano meravigliosi abiti da sposa. Vedere i bambini affascinati ad un tempo dalla lettura e dai piccoli insetti che facevano capolino tra gli alberi e gli arbusti è stato uno spettacolo che si è aggiunto a quello offerto dalla natura. Stupirsi del loro stupore e osservarli scrutare nel buio per avvistare le lucciole e mostrarle orgogliosi e felici agli amici è uno degli ingredienti che contribuisce alla bellezza di questa notte un po’magica.
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Come ogni anno, uno dei momenti più attesi della serata è stato quello in cui al buio ci si inoltra lungo un piccolo sentiero e con lo sguardo si cerca la luce intermittente delle lucciole e la si segue incantati. La magia è tale che a un certo momento si abbandona pure l’intento di fotografare le inconsapevoli protagoniste dell’evento.
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Quest’anno, la serata si è conclusa con un momento dedicato ai bambini più coraggiosi: una lettura della buonanotte sotto la chioma del grande cedro dell’Himalaya. E sulla strada del ritorno, assonnati ma felici, grandi e piccini hanno continuato a cercare le lucciole e la loro flebile luce incantata. Il tutto sotto lo sguardo vigile di una meravigliosa luna.
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