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Iglesias: vestiamo i babbalotti, l’idea di Matteo per un anno senza processioni.

Iglesias: vestiamo i babbalotti, l’idea di Matteo per un anno senza processioni.

Rito religioso, tradizione, rituale collettivo: a Iglesias le processioni della Settimana Santa animano, da secoli, il centro storico, unendo le generazioni per le strade della città. Impossibile non rimanere colpiti dal clima cupo e solenne che si respira quando le statue e is Babbalottis sfilano per le strade, accompagnati dal fracasso delle matracche, dal tamburo che suona a lutto o dal silenzio surreale.

“L’anno scorso la Settimana Santa è stata celebrata durante il lockdown , non si poteva uscire – racconta Matteo Mula, papà di due bambini, da sempre vivamente legato alle tradizioni iglesienti – e così, alle 20, orario in cui di solito la processione esce dalla chiesa di San Michele, ho pensato di fotografare i miei figli vestiti da babbalotti davanti alla porta di casa. Quest’anno le regole permettono di circolare in città e, anche se non ci saranno le processioni vestirò i miei figli e faremo il giro delle sette chiese. Sarebbe bello se lo facessimo in tanti e è per questo che ho pensato a Vestiamo i babbalotti”

Vestiamo i babbalotti

L’iniziativa è stata lanciata su Facebook, è sembra aver riscosso un discreto interesse. Più di una persona ha deciso di far indossare ai propri figli il tradizionale costume bianco con cappuccio per visitare i sepolcri allestiti nelle chiese, secondo l’itinerario compiuto il Giovedì Santo dal simulacro dell’Addolorata in cerca del figlio, o per camminare in città nelle ore in cui solitamente si snodano le processioni del Venerdì Santo.

“L’idea è semplice – spiega Matteo – visto che la zona arancione lo permette di uscire , chi vorrà potrà far indossare ai propri figli il tradizionale vestito da babbalotti e percorrere le strade normalmente percorse dalle processioni che sono poi le strade del centro storico, comprese quella della classica passeggiata”.

Vestiamo i babbalotti. Giovedì Santo 2021. Fotografia di Matteo Mula

Vedere dei babbalotti girare per strada isolati apparirà sicuramente strano. “Credo che le macchie bianche potrebbero essere un rimando alla tradizione, un modo per richiamare alla mente le processioni che normalmente richiamano tante persone in strada nei giorni della settimana santa” conclude Matteo

L’anno scorso per le strade deserte è stata trasmessa la musica della banda che accompagna il Cristo morto durante la processione del Descenso. In questo clima straniante, uno dei membri dell’Arciconfraternità del Santo Monte ha fatto rullare il tamburo, con il classico suono del Venerdì Santo, dal campanile della cattedrale dedicata a Santa Chiara d’Assisi. Quest’anno, se l’idea di Matteo verrà accolta, si potranno incrociare per le strade i babbalotti con il loro tradizionale abito bianco.

I babbalotti

Il termine babbalotti in dialetto è utilizzato per indicare diversi tipi di insetto. I babbalotti delle processioni, invece, richiamano gli antichi disciplinanti, la cui presenza in città risale ai primi decenni del 1300. E proprio questo rende legittimo pensare che processioni quaresimali e penitenziali fossero praticate già prima della fine del 600, quando hanno assunto la forma attuale.

Le processioni della settimana santa iglesiente, al pari di quelle di altre località sarde, hanno molti tratti in comune con analoghe manifestazioni tutt’ora praticate in Spagna. Atmosfere, costumi, nomi come “germani” e “is varonis” sono, infatti, un retaggio di quattro secoli di dominazione spagnola. Ma soprattutto richiamano una tradizione che tutti sperano di poter rivivere già il prossimo anno.

Foto di copertina Matteo Mula

3 pensieri su “Iglesias: vestiamo i babbalotti, l’idea di Matteo per un anno senza processioni.

  1. Sono sempre interessata alle tradizioni popolari, rimaste uguale nei secoli e quindi utili per capire meglio popoli e luoghi. Questa dell’Iglesiente non la conoscevo. I bambini saranno felici di sostituire i genitori in un rito così sentito!

    1. In realtà non si tratta di sostituire i genitori visto che il costume da babballotti ormai viene normalmente indossato per lo più dai bimbi. In ogni caso è vero: i riti della settimana santa conservano un fascino antico.

  2. Triste che per il secondo anno non si potranno festeggiare i riti pasquali ma molto bello che comunque ci si ingegni per mantenerle attive nonostante la situazione attuale

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